RETROSPETTIVE: ROBBERTONE'S FECCIA (parte prima)
Pubblico quest’oggi la biografia di quella che è la band più sottovalutata di sempre: la gloriosa Robbertone’s feccia. Un gruppo di coveristi illuminato dalla personalità del vocalist D.C. Robbertone, artista notevole e personaggio "a tutto tondo". La band ebbe poco successo non per la mancanza di qualità, ma per la penuria di mezzi e una costante instabilità della formazione. Nonostante questo resta nei nostri cuori e questa bio, che dividiamo in più puntate per rendere la lettura più comoda, vuole essere un affettuoso omaggio.
Le origini della Robbertone’s feccia sono le stesse della New Wave, il movimento che nella seconda metà degli anni novanta rischiarò le nubi della musica cortonese dopo alcuni anni di crisi. Il leader del gruppo infatti, D.C. (iniziali di David Coverdale, cantante dei Deep Purple Mk III e dei Whitesnake) Robbertone, iniziò a progettare un gruppo musicale nello stesso periodo dei futuri componenti dei più noti Mens Insana.
Era la primavera del 1995 e Rob, appassionato di Vasco, Nomadi, Guccini, ma anche dell’hard rock anni settanta, mise insieme una primissima formazione per esibirsi alla festa del Liceo Classico dell’8 Giugno.
Insieme a lui il fido Pito’s, chitarrista in erba e due componenti "in prestito" dai Mens Insana: Lupo (chitarra) e Appa (batteria).
Questa line-up a quattro iniziò alcuni giorni prima del live le prove nella casa di Pitos’. Il pezzo provato, che fu poi eseguito sul palco del Teatro Signorelli, era "Dio è morto", cavallo di battaglia di Francesco Guccini.
Le prime prove sono circondate nei ricordi dei protagonisti da un alone di mito. Mancando l’amplificazione della voce Rob cantava in un megafono prestatogli da Don Ottorins e sia Pitos’ che Lupo, non disponendo delle chitarre elettriche, le avevano dovute trovare in giro. Pitos’ aveva noleggiato chitarra e ampli nel negozio castiglionese di Navins alla non molto modica cifra di 50 mila lire), mentre Lupo si era fatto prestare una Stratocaster e un ampli Fender dal suo professore di educazione fisica, il mitico Ciabats.
Nonostante la penuria di mezzi, l’assenza di un bassista e uno "sfratto" causato dal troppo rumore prodotto (che costrinse il gruppo a spostare il suo quartier generale al circolino "Frassati") la band rimediò una discreta figura, migliore di quella che nello stesso spettacolo rimediarono i Mens Insana (che ancora si chiamavano Messerschmitt).
Il quartetto guidato da Rob si presentò col nome "Ernestito’s band", riferimento ad Ernesto Che Guevara.
Dopo quel concerto però sia Lupo che Appa si defilarono, lasciando Rob e Pitos’ da soli. I mesi successivi videro Rob molto attivo nella ricerca di nuovi musicisti. Circolarono molti nomi di "papabili", ma non successe nulla almeno fino alla fine di Ottobre, quando al fondo di Bono&Bonone, nei pressi dell’allora Bar Unica in Via Nazionale, ci fu una session di prova con una formazione a sei.
Insieme a Robbertone e Pitos’ parteciparono il chitarrista Geme (fratello di un ex componente dei Distructors), il tastierista Cello (impegnato in quel periodo anche coi GYNS di Gmeriu) e il batterista Appa che dopo l’esclusione dai Mens Insana si era riavvicinato a Rob.
A completare la line-up il bassista Ajino, "in prestito" dai Mens Insana.
Fu in quell’occasione che uno degli "osservatori" venuti alla prova, di fronte a questa complicata line-up a sei, suggerì di chiamare ironicamente la band "Robbertone’s feccia" perché raccoglieva sotto gli ordini di Rob molti musicisti rimasti più o meno fuori dalle altre band locali attive in quel periodo.
Rob capì l’ironia, non se la prese, e decise di accettare il suggerimento. Fu così che in quella strana session dell’Ottobre 1995 il gruppo assunse il suo storico nome.
(continua nei prossimi giorni….)
Etichette: Monografie di gruppi e personaggi
7 Comments:
Fantastica bio!!!!
Però c'è forse un errore: il megafono a Ron non glielo prestò Don 8 Rino, ma gli Scout (almeno mi pare)
Certo Lupo che a ripensarci è da ridere.
I preti (o gli scout) che prestano il megafono a Rob per cantare addirittura.... dio è morto!!! poi addirittura offrono il circolino frassati per le prove!!!
Alla faccia di chi dice che quelli di chiesa sono bigotti!
Ho un'immagine drammaticamente viva di Rob's seminudo sul palco del Signorelli avvolto in una bandiera del Che. Qualcuno conferma la cosa o si tratta di una proiezione preoccupante della mia mente?
ottima bio
Io li ho visti dal vivo...e devo dire che erano tra i migliori!!!
Confermo che ci fu un litigio tra pitos' e rob,ma il mistero è presto svelato:pitos non accettò di buon grado il nome e le propensioni solistiche che rob voleva dare alla band,per questò se ne andò,lasciando le sorti della band in mano al cantante e al geme , con chitarra acustica (semirotta durante campo invernale scout a pierle) ,munita di pick up!!(ci suonavano Vasco!!)
L'immagine di Rob seminudo avvolto in una bandiera del Che è la pura realtà di quello che accadde nel primo live del gruppo, nel Giugno 1995. Ma altri look epici furono proposti anche in seguito...ne parlerò nelle prossime puntate della bio. Stay in touch
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