28.2.07

NEWS DAGLI HUMAN CLUSTER

Dopo la recente uscita del loro Promo 2007, i Human Cluster sono già al lavoro sulla stesura di nuovi pezzi che andranno a confluire nella loro prossima produzione in studio e che verranno presentati quanto prima in sede live. Nel frattempo continuano le date di presentazione della prima fatica in studio della band.
Questi i prossimi concerti previsti:

SABATO 10 MARZO
EXTENDING THE FLESH #2
SOTHIS + SUBLIMINAL CRUSHER + HUMAN CLUSTER + NO FUCK
ROCK VILLAGE
via Pontevecchio
PONTE S.GIOVANNI (PG)

GIOVEDì 5 APRILE
B-BLAST + HUMAN CLUSTER + special GUEST
URBAN CLUB
via Manna, loc. S.Andrea delle Fratte
PERUGIA
Info: www.urbanclub.it

DOMENICA 29 APRILE
HUMAN CLUSTER + NAGYREV + special GUEST
IROKO CONTENT
P.zza Largocampo
SALERNO
Info: www.mhlive.net


:: MORE INFO ::
WEB-SITE :: www.humancluster.it
OFFICIAL BLOG :: www.myspace.com/humancluster

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25.2.07

I FAS....MA NON I NOSTRI FAS!

Chissà come stanno le cose davvero....chi può dirlo....però fa senza dubbio scalpore il fatto che stiano diventando famosi i FAS....si proprio i FAS....ma non i nostri, bensì degli omonimi che potete vedere al link http://www.vogliofas.com/
Sulla band non sapevo nulla fino a ieri notte, quando intorno alle 4 vagando per i canali della mia tv ho incocciato sul video di questo gruppo italiano attualmente in giro con un singolo, dal titolo "In silenzio". Speravo si trattasse del Pinco, del Toppo, del Matte e degli altri, ma invece sono rimasto tristemente deluso.
Come si legge nel sito i Fas sono "la rock band di cesare rascel" (ma chi é, il figlio di Renato???). Disponibile anche uno spazio my space, http://www.myspace.com/vogliofas, su cui potete sentire "In silenzio".
Leggetevi anche questa recensione: http://www.babylonbus.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=56715
Insomma....sentendo il brano, che non è male ma non somiglia certo ai nostri, mitici FAS ci prende un po' di tristezza per il triste destino di questa band tanto promettente, ma purtroppo fermatasi l'esate scorsa.

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23.2.07

DJ: FRA SQUALLORE E QUALITA'

Un campo attiguo alla musica fatta dai gruppi musicali è quello dei Dj, terreno nel quale si possono trovare buone e cattive cose e del quale, vista anche l'attuale drammatica assenza di news ed eventi, è il caso di parlare.
Tutto nasce alla fine degli anni 70 quando il rock, ormai impastoiatosi nella cervelloticità del tardo-progressive e orfano dei grandi gruppi dell'hard, segna il passo e viene sostituito dalla delirante moda della disco-music
Anche a livello locale nascono come funghi gli epigoni di John Travolta e i principali locali della zona si danno una riverniciata, smettendo di chiamare a suonare i gruppi e iniziando a riempire le serate con le esibizioni dei primi ruspantissimi dj.
Radio Foxes (e il locale da cui la radio ha origine, il mitico "Fox") da una mano notevole alla crescita di nuovi disc-jockeys (questo il termine usato ai tempi per definire chi metteva i dischi mixando alla meglio una canzone con l'altra), fra essi un giovanissimo Jovanotti che proprio a Radio Foxes muove all'inizio degli anni 80 i suoi primi passi nel mondo della musica.
I dj reggono bene per tutti gli 80, si professionalizzano sempre più e continuano a riscuotere ottimi successi in zona, dove la disco music è già passata di moda, ma il sound classicamente eighties (a parte il frangente metal e hard-core) continua e preferire alle chitarre e alle batterie il bancone del Dj.
Nei novanta, quando i "ferri del mestiere" (piatti e altro) cominciano a costare sensibilmente meno, i dj proliferano ancora. Moltissimi i giovani cortonesi che tentano di inserirsi nel nuovo movimento disco anni '90, alcuni parteggiando per la "commerciale", altri scegliendo invece la via dell'underground (il mitico movimento "UMM"). Il rock torna di moda coi Guns prima e coi Nirvana poi, le band rinascono, ma la disco music regna ancora.
E' in questi anni che nasce la stella di Dj Virus, poi tramutatosi in Dj Luca Agnelli, il nome di battesimo di questo virgulto castiglionese che ancora splende alla grande.
Nel 2000 la disco diventa techno e la musica elettronica (da discoteca e non) si frazioni in decine di sotto-generi, alcuni molto interessanti, altri smaccatamente commerciali.
Una consolle da dj col doppio piatto che gira i cd (non più i dischi in vinile) ce l'hanno ormai tutti e c'è anche chi tenta di produrre musica propria.
Alcuni cortonesi raccolgono un discreto successo vendendo un bel po' di dischi in un ambiente che continua a mietere successi e contemporaneamente si aprono nuovissimi scenari tecnologici in cui prende sempre più spazio la creatività.
Attualmente nel nostro comune sono molti i dj attivi, e vi invito (anche se capisco che possiate odiare il genere) a dare un'ascoltata a qualcuno di loro. Occorre secondo me fare un distinguo: si possono odiare le discoteche e la gente che ci va, ma penso che i dj, nonostante tutto, vadano rispettati perchè molti di loro sono dei veri e propri musicisti, anche se molto "sui generis". Si tratta comunque di gente che ama la musica e produce dei prodotti con duro lavoro e impegno.
Uno su tutti, secondo me, il grande Dj Dado, un mito locale che meriterebbe più spazio, o anche l'istrionico Dj Marco Fumagalli. Poi, vabè, ci sono anche le schifezze e i furbini che cavalcano malamente le mode per farsi grossi e avere gloria sbrillanteggiando e dandosi un tono in giro per le disco della zona....ma non faccio nomi che è meglio ;-)

11.2.07

AVETE VIDEO DI BAND LOCALI? MANDATECELI!

Sarebbe davvero ottimo entrare tutti quanti nel magico mondo di youtube e iniziare a creare un bell'archivio di video riferiti ai gruppi musicali locali.
Questo comprendendo roba vecchia e nuova. Per ora, infatti, non c'è nulla su youtube se non i Cortona, il gruppo francese di cui vi dissi un paio di post fa e che vi metto qui sotto, che con noi però non c'entrano niente.
Invitiamo chiunque ci voglia dare una mano a farsi avanti. Ragazzi, se avete vhs o filmati in digitale, di qualsiasi formato riferiti a band locali di qualsiasi epoca fatevi sentire, qui al mensinsanablog c'è spazio per tutti e abbiamo anche i mezzi per convertire vsh, dvd e quant'altro.


2.2.07

SUONARE LIVE...SI, MA DOVE???

Alle band locali lancio sempre da queste pagine un invito che è quasi un ordine: suonate dal vivo, suonate, suonate, suonate!!! Tutto questo per fare esperienza e divertirsi. Mi rendo però conto di come questa intenzione a volte sia impossibile da mettere in pratica.
La scarsità di occasioni per suonare live è infatti uno dei problemi maggiori (insieme all'assenza di spazi per provare e di vie concrete per pubblicizzarsi) che attanaglia le giovani band cortonesi e non.
I locali non hanno mai abbondato, ma almeno per certi periodi qualche riferimento possibile c'è stato. Adesso, purtroppo, siamo in una nuova fase di crisi.
L'esistenza di posti dove poter suonare di fatto condiziona la storia delle band. Non a caso i leggendari Titani ebbero una storia lunga e gloriosa fra la fine degli anni sessanta e i primi settanta proprio perchè la zona abbondava di locali. Certo, si trattava di luoghi un filino kitsch in cui a volte per accontentare la clientela toccava abbinare a "Speed King" dei Deep Purple qualche mazurka, però c'era di modo di suonare parecchio, raccattando anche qualche soldino.
L'avvento della disco-music bloccò il fenomeno, coi proprietari che si resero conto che un dj (anche se molto ruspante, visti gli anni) costava meno di una band e la gente alla fine era contenta lo stesso. Non a caso spariti i locali sparirono anche i gruppi a Cortona e dintorni.
Anche una band come i Liquido (fine ottanta-inizio novanta) e tutti i gruppi cortonesi di quel periodo, nati sulla scia di fenomeni musicali come il metal o l'hardcore, ebbero vita dura nella nostra realtà, con pochissime occasioni per fare live, un problema che li limitò moltissimo.
La "New wave" del 1995-1998 fu un po' favorita, visto che c'erano dei posti e oltre alle solite feste dell'Unità o feste del Liceo si poteva sperare di piazzare qualche esibizione al Route66 o da qualche altra parte. In quel periodo infatti si riaffacciò un po' la moda della musica dal vivo nei pub, con benefici indubbi per le bands.
Attualmente siamo in una nuova fase di stallo. I problemi sono due: pochi locali (che spesso preferiscono chiamare nomi un filino più famosi di una mera band cortonese o trattano generi non molto giovanili come il jazz o il blues) e la concorrenza delle nefande cover-band.
Di fatto, quindi, capisco che per un gruppo nella nostra zona sia dura. Ma non investire sulla musica dal vivo e soprattutto non far suonare band locali è un errore. Primo perchè la qualità in molti casi c'è (basta cercarla), secondo perchè un gruppo locale inevitabilmente ha uno stuolo di fans (amici, parenti, fidanzate ecc) che garantisce un introito sicuro, molto più che un ignoto trio che fa jazz. Un esempio: i Dobra alla Casina dei Tigli, Luglio 2005. Era dei tempi di Erminio che non ci si vedeva un pienone simile!!!
Questo concetto però non entra nella testa dei gestori, che poi regolarmente falliscono.
Ci sarebbe poi l'iniziativa degli enti, ma anche qui siamo in calo costante. Si investe sempre meno e le tanto utili "rassegne" stanno via via sparendo mentre si buttano soldi nella creazione di inutili "Centri di aggregazione giovanile" dando denari ad associazioni culturali che non sono in grado di capire e raccogliere le esigenze reali della gioventù.
Insomma, una schifezza, ma mai arrendersi!!!!