Un campo attiguo alla musica fatta dai gruppi musicali è quello dei Dj, terreno nel quale si possono trovare buone e cattive cose e del quale, vista anche l'attuale drammatica assenza di news ed eventi, è il caso di parlare.
Tutto nasce alla fine degli anni 70 quando il rock, ormai impastoiatosi nella cervelloticità del tardo-progressive e orfano dei grandi gruppi dell'hard, segna il passo e viene sostituito dalla delirante moda della disco-music
Anche a livello locale nascono come funghi gli epigoni di John Travolta e i principali locali della zona si danno una riverniciata, smettendo di chiamare a suonare i gruppi e iniziando a riempire le serate con le esibizioni dei primi ruspantissimi dj.
Radio Foxes (e il locale da cui la radio ha origine, il mitico "Fox") da una mano notevole alla crescita di nuovi disc-jockeys (questo il termine usato ai tempi per definire chi metteva i dischi mixando alla meglio una canzone con l'altra), fra essi un giovanissimo Jovanotti che proprio a Radio Foxes muove all'inizio degli anni 80 i suoi primi passi nel mondo della musica.
I dj reggono bene per tutti gli 80, si professionalizzano sempre più e continuano a riscuotere ottimi successi in zona, dove la disco music è già passata di moda, ma il sound classicamente eighties (a parte il frangente metal e hard-core) continua e preferire alle chitarre e alle batterie il bancone del Dj.
Nei novanta, quando i "ferri del mestiere" (piatti e altro) cominciano a costare sensibilmente meno, i dj proliferano ancora. Moltissimi i giovani cortonesi che tentano di inserirsi nel nuovo movimento disco anni '90, alcuni parteggiando per la "commerciale", altri scegliendo invece la via dell'underground (il mitico movimento "UMM"). Il rock torna di moda coi Guns prima e coi Nirvana poi, le band rinascono, ma la disco music regna ancora.
E' in questi anni che nasce la stella di Dj Virus, poi tramutatosi in Dj Luca Agnelli, il nome di battesimo di questo virgulto castiglionese che ancora splende alla grande.
Nel 2000 la disco diventa techno e la musica elettronica (da discoteca e non) si frazioni in decine di sotto-generi, alcuni molto interessanti, altri smaccatamente commerciali.
Una consolle da dj col doppio piatto che gira i cd (non più i dischi in vinile) ce l'hanno ormai tutti e c'è anche chi tenta di produrre musica propria.
Alcuni cortonesi raccolgono un discreto successo vendendo un bel po' di dischi in un ambiente che continua a mietere successi e contemporaneamente si aprono nuovissimi scenari tecnologici in cui prende sempre più spazio la creatività.
Attualmente nel nostro comune sono molti i dj attivi, e vi invito (anche se capisco che possiate odiare il genere) a dare un'ascoltata a qualcuno di loro. Occorre secondo me fare un distinguo: si possono odiare le discoteche e la gente che ci va, ma penso che i dj, nonostante tutto, vadano rispettati perchè molti di loro sono dei veri e propri musicisti, anche se molto "sui generis". Si tratta comunque di gente che ama la musica e produce dei prodotti con duro lavoro e impegno.
Uno su tutti, secondo me, il grande Dj Dado, un mito locale che meriterebbe più spazio, o anche l'istrionico Dj Marco Fumagalli. Poi, vabè, ci sono anche le schifezze e i furbini che cavalcano malamente le mode per farsi grossi e avere gloria sbrillanteggiando e dandosi un tono in giro per le disco della zona....ma non faccio nomi che è meglio ;-)